DAL SITO DELLA REGIONE TOSCANA
(con qualche commento ed integrazione)
In Toscana migliaia di persone vivono grazie alla
donazione di plasma, sangue e piastrine.
La donazione è un gesto anonimo, volontario, gratuito
e consapevole.
PERCHÉ DONARE
Le persone che donano il sangue in Toscana sono molte, ma nonostante questo non è ancora possibile far fronte a tutte le necessità. Il sangue e i suoi componenti sono indispensabili alla vita, essenziali nei servizi di primo soccorso, fondamentali per moltissime terapie tra le quali quelle oncologiche, necessari in chirurgia e nei trapianti.
La disponibilità di plasma, sangue e piastrine è un patrimonio collettivo di solidarietà del quale ognuno di noi potrebbe avere bisogno nella propria vita. La donazione è volontaria, anonima, non retribuita e consapevole: una garanzia per la salute di chi riceve e di chi dona.
DIVERSE FORME DI DONAZIONE
Si possono donare il plasma, il sangue intero e le piastrine
La donazione di sangue intero è la forma più frequente. Permette di prelevare allo stesso tempo tutte le componenti del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine che vengono separati in seguito.
La donazione in aferesi permette di prelevare un solo componente del sangue per mezzo di un macchinario che separa le cellule mentre gli altri componenti vengono infusi di nuovo al donatore. E’ ugualmente possibile prelevare due componenti simultaneamente, si parla allora di donazione multicomponent.
Recenti studi scientifici hanno proposto altre forme di donazione, come quella di cellule staminali raccolte dal sangue del cordone ombelicale o dal midollo osseo, per utilizzarle come cure innovative in molte malattie.
CHI PUÒ DONARE
Tutti possono donare: basta essere sani e non avere comportamenti a rischio che possano compromettere la salute di chi dona e di conseguenza quella di chi riceve.
Per candidarsi alla donazione è sufficiente:
- avere un’età compresa tra 18 e 70 anni
- pesare almeno 50 kg
- essere ritenuto in stato di buona salute da un medico trasfusionista
- avere con sé un documento di identità e la tessera sanitaria
La donazione è semplice e sicura. Il prelievo è eseguito da personale qualificato che utilizza materiale sterilizzato e monouso. Il donatore non corre alcun rischio.
DONATORE ABITUALE
Il donatore abituale o periodico è la persona che dona ad intervalli regolari, mai superiori ai 24 mesi. Regione Toscana sostiene la presenza dei donatori abituali. La scelta di donare in maniera periodica è una scelta importante per se stessi e per gli altri. Il donatore periodico infatti è informato e consapevole, e inoltre può tenere sotto controllo il proprio stato di salute.
Per i nuovi donatori o per i donatori che non donano da più di 24 mesi occorre:
- prenotarsi come candidato donatore presso la struttura trasfusionale o l’associazione di donatori della donazione del sangue registrandosi nel sistema di prenotazione AngenDona
- fare un primo accesso per essere sottoposto ad una visita medica e ad un colloquio con un medico trasfusionista
- effettuare un prelievo di sangue per verificare lo stato di salute e prenotare la data della donazione
Il medico formula il giudizio di idoneità e fa la registrazione nel data base del sistema trasfusionale, confermando la data della prima donazione.
Dopo la donazione ti sarà offerta una colazione.
In occasione degli esami di prequalificazione e ad ogni donazione ti sarà consegnato il giustificativo per assenza / permesso lavoro come da normativa vigente.
DOVE DONARE
Si può donare presso i servizi trasfusionali degli ospedali oppure nelle unità di raccolta gestite dalle associazioni di volontariato.
È consigliabile prenotare sempre la donazione presso il servizio trasfusionale o le associazioni di volontariato per evitare inutili attese e per permettere al sistema di programmare la raccolta in base alle necessità di volta in volta individuate.
COSA DIVENTA LA DONAZIONE
Dopo il prelievo il sangue segue una procedura standard che lo fa arrivare in tutta sicurezza dal donatore al ricevente.
Gli emocomponenti, separati e
validati, vengono distribuiti ai reparti ospedalieri che ne fanno richiesta e
somministrati solo dopo aver effettuato i test di compatibilità
donatore/ricevente.
Ogni sacca prelevata e i campioni corrispondenti sono registrati e identificati
da un codice a barre univoco per assicurare una perfetta tracciabilità
nei 30 anni successivi, da un estremo all’altro del processo trasfusionale, a
garanzia della sicurezza dei percorsi di donazione.